PUNTURE DI SPILLO - CARLO VERNA
- storiescomode
- 7 dic 2020
- Tempo di lettura: 3 min

Inauguriamo una nuova rubrica che però non troverà un appuntamento fisso ma sarà pubblicata quando le circostanze lo richiederanno ovvero quando un personaggio famoso si sarà reso protagonista di una gaffe più o meno involontaria suscitando l’ilarità di chi scrive e spero anche di chi avrà il coraggio di leggere le righe che mi accingo a vergare.
Il personaggio in questione, nel caso di specie, non può essere che lui, il nuovo Dante, il novello Petrarca, il padre della lingua italiana da cui tutti e sottolineo tutti dobbiamo apprendere lo stile di scrittura, colui che non sbaglia un congiuntivo neppure sotto tortura e la cui sintassi farebbe invidia anche al migliore dei linguisti al soldo della Enciclopedia Treccani.
Il grande Mario Riva lo avrebbe presentato così: signore e signori, abbiamo qui stasera niente popò di meno che Carlo Verna: sì proprio lui, il Mega Direttore Galattico nonché Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, giornalista del TG3 regionale campano ed appassionato di calcio.
Vi chiederete cosa abbia fatto di straordinario il nostro eroe per poter meritare l’umile e modesta menzione di chi scrive: ha forse vinto il premio Pulitzer? Si è reso protagonista di un episodio eroico tale da meritare una medaglietta dal Quirinale (che comunque non si nega a nessuno al pari del cavalierato negli anni sessanta)? Niente di tutto questo signori miei.
L’eroe dei nostri tempi ha vergato una lettera puntuta in merito alla famosa querelle insorta tra Mattia Feltri, Direttore dell’Huffpost e l’ex Presidente della Camera Laura Boldrini che pretendeva la pubblicazione di un suo post sul detto quotidiano on line.
Sapete tutti come è andata a finire e quindi non sto a tediarvi ulteriormente sulla vicenda in sé ma ciò che mi ha colpito e devo ammettere mi ha fatto scompisciare dalle risate è stato il contenuto della missiva vergata dal Mega Direttore Galattico attraverso cui quest’ultimo ha rampognato severamente il buon Mattia colpevole di non aver obbedito agli ordini imposti dalla Lauretta nazionale che teneva tanto alla pubblicazione della sua giaculatoria indirizzata a Vittorio Feltri, padre di Mattia.
Prima di scendere nei dettagli della letterina di Verna, mi preme però fare una breve premessa partendo da un interrogativo semplice semplice: se devo scrivere qualcosa a Tizio per quale motivo spedisco la lettera all’indirizzo del figlio di Tizio e non a quello di quest’ultimo?
Mistero boldriniano della fede.
Veniamo ora alla lettera di Carlitos Verna che vi giuro ho letto decine di volte senza averci capito una emenda acca, anzi più la leggevo e meno ci capivo.
A tal proposito ricordo una fulminante battuta di Totò, alias Dante Cruciani, nel famoso film “ I Soliti Ignoti” allorquando, dopo aver consegnato tutto il materiale utile per effettuare il colpo si fece firmare la ricevuta da Vittorio Gassman “ Peppe il boxer”: “ Uomo di lettere eh! ma sei stato in Cina ultimamente ?”
A rileggerla mi viene da dire che se quella lettera fosse stata scritta in cinese ovvero in antico aramaico sarebbe stata molto più comprensibile: la punteggiatura appare un optional eppure i punti e le virgole non mi risulta siano a pagamento, pertanto si possono tranquillamente adoperare, quando occorrono, senza dover sborsare un centesimo di tasca propria, la sintassi è alquanto incerta e se fossero ancora vivi i mitici Totò e Peppino non esiterebbero a servirsi della letterina per aggiornare la famosa scena della lettera da indirizzare alla presunta malafemmina.
Cosa ha voluto dire veramente il Mega Direttore Galattico attraverso il criptico messaggio contenuto nella missiva? Non si è capito e forse non lo sa neppure lui che, poverino, è totalmente assorbito dalle telecronache delle partite di calcio disputate dalla Nocerina e dalla Juve Stabia.
Si dirà che è solo il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e che più di tanto non gli si può chiedere.
Il giorno della sua dipartita già immagino l’epitaffio scolpito sulla eterna dimora: “qui giace colui che invano ci provò con tutte le sue forze ”
BRUNO IANNIELLO
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