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NATALE IN CASA CUPIELLO – TORNA LA FAVOLA TRISTE DI LUCA CUPIELLO

  • storiescomode
  • 17 dic 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

Ebbene sì, per tutti gli amanti del teatro di Eduardo torna la settimana prossima su Rai Uno e precisamente martedì 22 Dicembre in prima serata “Natale in Casa Cupiello” ma in versione cinematografica e i protagonisti della piece saranno Sergio Castellitto che interpreterà Luca Cupiello, Marina Confalone a cui è affidato il ruolo della moglie Concetta ed Adriano Pantaleo (il famoso Spillo della miniserie Tv degli anni novanta Amico mio) che invece si cimenterà nel ruolo di Tommasino, il figlio.

La regia è affidata ad Edoardo De Angelis e non si tratterà di un singolo esperimento perchè sono in programma altre due commedie in versione fiction: “ Non ti pago” ed un'altra il cui nome è tenuto top secret.

Riuscirà il grandissimo Sergio Castellitto a rispettare pienamente il copione eduardiano senza far rimpiangere le precedenti versioni teatrali del 1962 e del 1977 trasmesse in Tv ? Lo scopriremo solo vivendo avrebbe detto il poeta da Poggiobustone.

Si diceva delle precedenti versioni: la prima del 1962 interpretata da Eduardo, da Nina da Padova (Concetta), Pietro De Vico (Tommasino), la bellissima Elena Tilena (Ninuccia), Il grande Pietro Carloni (marito di Titina De Filippo che interpretava la parte di Nicolino) e la seconda, quella che tutti conosciamo del 1977 ove invece il ruolo di Concetta era affidato alla interpretazione straordinaria di Pupella Maggio, quello di Tommasino a Luca De Filippo (figlio di Eduardo), Ninuccia da una conturbante ed affascinante Lina Sastri ed il ruolo di Zio Pasqualino da un bravissimo caratterista napoletano Gino Maringola.

Le due versioni teatrali sono quelle che ci portiamo dentro e che restano scolpite nella memoria degli appassionati del teatro di Eduardo ma il leitmotiv della commedia ovvero la battuta che ripete spesso Tommasino facendo arrabbiare il padre Lucariello: “NUN ME PIACE O PRESEPIO” non è stata scritta da Eduardo bensì inventata in scena dal fratello Peppino De Filippo che pure aveva recitato la piece teatrale negli anni trenta assieme al fratello Eduardo.

Tale aneddoto fu rivelato dallo stesso Peppino in una intervista rilasciata dietro le quinte del suo adattamento di Moliere “L’avaro” al giornalista Gaio Fratini nel corso della trasmissione Odeon tutto quanto fa spettacolo.

La commedia, ricordiamolo, fu scritta nel 1931 ed il 25 Dicembre dello stesso anno fu portata in scena per la prima volta segnando di fatto l'avvio vero e proprio della felice esperienza della Compagnia del "Teatro Umoristico I De Filippo", composta dai tre fratelli e da attori già famosi o giovani alle prime armi che lo diventeranno (Agostino Salvietti, Pietro Carloni, Tina Pica, Dolores Palumbo, Luigi De Martino, Alfredo Crispo, Gennaro Pisano).

A giugno Eduardo aveva firmato un contratto con l'impresario teatrale che lo impegnava per soli nove giorni di recite per presentare il suo nuovo atto unico subito dopo la proiezione di un film ma il successo della commedia fu tale che la durata del contratto fu prolungata sino al 21 maggio 1932.

Originariamente la commedia si componeva atto unico che poi è quello che, nella versione definitiva, costituisce oggi il secondo atto, ampliato successivamente in due distinte fasi: la prima, nel 1932, vide aggiungersi l'attuale primo atto e la conclusiva, nel 1934.

Natale in Casa Cupiello rappresenta la commedia per eccellenza da trasmettersi il giorno di Natale e soprattutto per i napoletani rappresenta un rito pagano a cui non rinuncerebbero neppure in cambio di una pastiera fatta come Dio comanda ma è anche lo specchio tragicomico della amara realtà in cui ciascuno può riconoscere se stesso.

Rifugiarsi nel presepe per fuggire, scappare o nella migliore delle ipotesi per allontanarsi dalla cruda verità cercando di immaginarne un'altra a misura dei nostri sogni: un pizzico di Lucariello, se ci pensiamo bene, è presente nel DNA di tutti gli esseri umani e del resto sognare non costa nulla se non un briciolo della propria immaginazione.

Alcune scene del film che andrà in onda martedì prossimo sono già state trasmesse dalla Rai allo scopo di promuovere l’evento e sinceramente mi sono piaciute perché in esse ho rivisto quella Napoli autentica e generosa che ho sempre amato, che ho vissuto da ragazzino e che porto nel cuore: l’artigiano che vende i pastori e cerca di fare la cresta sul prezzo, la furbizia del compratore Lucariello che invece tira sul prezzo e fa orecchie da mercante finendo per pagare il pastore meno di quanto dovuto, la bancarella con i pomodorini del piennolo, i vicoli della città che si intrecciano raccontando storie di vita vissuta, l’atmosfera natalizia partenopea i cui sapori sono indescrivibili ma che si riassumono in quella tregua dagli affanni quotidiani.

Sono certo che il più grande attore italiano ovvero Sergio Castellitto non tradirà lo spirito di una commedia immortale che ancora oggi riesce a divertire e commuovere con la stessa intensità di 90 anni fa.

BRUNO IANNIELLO

 
 
 

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