L'AMICO DELLE DONNE
- storiescomode
- 19 feb 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Sergio e Romilda, più di trent’anni passati insieme, un anno e mezzo di fidanzamento e poi il matrimonio da cui nascono i due figli gemelli, Piero ed Andrea: lei una commercialista stimata e di successo, lui il titolare di un prestigioso ed affermato studio legale in cui lavorano anche i figli ventisettenni.
Una vita di coppia normale, piena di coccole e baci, un affetto sincero, un rapporto saldo e consolidato rafforzato dalla splendida abitudine di Sergio di portare ogni giorno alla propria adorata moglie un fiore delicato ma le cui radici sono robuste ovvero il Lilium.
Una attrazione fisica infinita tra i due anche dopo anni di matrimonio e poi i due ragazzi Piero ed Andrea, due fratelli gemelli cresciuti nella complicità amicale e con i valori della famiglia, del lavoro e dello sport inculcati soprattutto dal padre.
Romilda si è sempre sentita intimamente inadeguata al cospetto di Sergio, professionista stimatissimo, padre e marito esemplare insomma l’uomo perfetto che tutte le donne sognano e vorrebbero avere al proprio fianco in quanto dispensatore di certezze e coraggio che non devono mai mancare nei momenti difficili e bui che la vita inevitabilmente ci riserva.
L’incantesimo si spezza d’incanto in una mattina di domenica allorquando la povera Romilda, intenta a preparare il caffè per entrambi, scopre tragicamente il corpo di suo marito privo di vita nella vasca da bagno che era colma di acqua tiepida: da quel preciso istante la vita della protagonista muterà radicalmente attraverso scoperte importanti che finiranno per incidere sulla sua esistenza e su tutto il castello di certezze che aveva faticosamente costruito con il marito in tanti anni di matrimonio.
La storia di Romilda è una storia appassionante e sincera ma è soprattutto la trama dell’ultima fatica letteraria di Fabio Brescia che si intitola “Lilium” edita da Dieci a da poco nelle librerie.
Devo ammettere di essere rimasto favorevolmente impressionato dalla bravura del suo autore che ha saputo cogliere con sensibilità non comune nonché con certosina dovizia di particolari tutte le sfumature interiori dell’universo femminile mettendone a nudo, senza infingimenti ed ipocrisia, tutte le sue meravigliose sfaccettature al pari di un diamante che anche quando si mostra grezzo e non levigato non smette mai di risplendere anche al buio.
L’ideatore del romanzo sforna una storia vera, cruda, a tratti devastante, tremendamente carnale anche nei suoi lati più intimi perché tocca le corde interiori più sensibili di ciascuno di noi ed io credo che nella sua storia si possano riconoscere tante donne e madri ma anche tanti figli che apparentemente al sicuro nel grembo di un alveo familiare dorato sanno di dover compiere delle scelte difficili quando l’incantesimo sui spezza ed il sipario sulle loro certezze cala inesorabilmente.
Fabio Brescia, attraverso le pagine del suo libro, descrive con perfezione maniacale tutti gli ambienti in cui si svolge l’azione al punto che sembra di vederli come in film, un Salgari moderno capace di ricostruire pezzo per pezzo le ambientazioni e gli stati d’animo di tutti i personaggi a cui il lettore si affeziona immediatamente come fossero familiari o amici che si frequentano da una vita, il tutto condito da una tecnica narrativa estremamente interessante caratterizzata da continue toccate e fuga tra gli eventi passati e quelli presenti che consente al lettore di trovare un circuito logico per comprendere la storia.
Un libro indubbiamente ben scritto la cui lettura è agile e scorrevole e che mi sento di consigliare vivamente a tutti coloro che vogliono aprire il loro cuore sinceramente senza timore di ricevere in cambio la amara verità che anzi rende tutti i protagonisti della storia più liberi e leggeri.
Sono però cocciuto ed intendo conoscere meglio l’autore di questo meraviglioso romanzo che è alla sua quinta opera letteraria, non necessita di presentazioni particolari perché è noto al grande pubblico quale attore, regista e conduttore televisivo.
Napoletano verace figlio di napoletani, vive ancora nella sua splendida città, 54 anni ben portati, estremamente disponibile e gentile, si dichiara appagato della sua vita professionale, non ha rimorsi e mi confessa di avere un sogno nel cassetto rappresentato dal desiderio di vedere un film la cui sceneggiatura sia tratta dalla trama di uno dei suoi libri.
Mi dice di aver lavorato sull’ultimo romanzo partendo dal blocco centrale che a suo parere (da me ampiamente condiviso) si presta benissimo ad una rappresentazione teatrale.
Fabio Brescia, da persona vera, non nasconde il fatto che ama scrivere di cose reali e di vita vera che possano effettivamente interessare il lettore e che anche a teatro cerca di far divertire lo spettatore alla stessa maniera di come egli intende il divertimento.
E’ una persona in pace con sé stessa che ha fatto tutto ciò che voleva e questo senso di pace e serenità traspare chiaramente dal libro e dalla amabile conversazione che tengo con lui.
Si approssima la festa della donna ed allora quale miglior regalo da fare alla propria amata se non il Lilium partorito dal cuore nobile di un vero amico delle donne quale Fabio Brescia ?
BRUNO IANNIELLO

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