GLI ANNI 80 - SPANDAU BALLETT
- storiescomode
- 14 gen 2021
- Tempo di lettura: 4 min

I ruggenti anni ottanta, quelli della Milano da bere, del miracolo italiano, della comparsa delle TV private e del biscione che ci proponeva i telefilm americani quali i Jefferson, Dallas, Dinasty, Capitol, Sentieri ma anche gli anni liberi, incasinati, spensierati e colorati dei Culture Club e di Cindy Loper che cantavano Karma Chameleon (bellissimo il video con il gigantesco battello che ospita la più svariata umanità ed il solito ladro che cerca di farla franca ma viene alla fine cacciato con un bel tuffo nel fiume) e Time After Time.
Erano gli anni della rivalità tra Lorella Cuccarini ed Heather Parisi e di un’altra rivalità, molto più accesa che si giocava a colpi di LP, ospitate, lustrini e pailettes tra i due gruppi musicali più famosi e ricercati dell’epoca ovvero i Duran Duran la cui voce solista era Simon Le Bon e gli Spandau Ballett guidati invece dall’elegante omaccione Tony Adley, entrambi di estrazione inglese.
I primi nascono a Birmingham nel 1978 mentre gli Spandau nel 1981 a Londra.
Il significato dei nomi dati ai gruppi è illuminante e fa capire il tipo di musica che essi intendono proporre al pubblico adorante: Duran Duran trae ispirazione trae ispirazione dal nome di un personaggio cinematografico, il cattivo Durand Durand impersonato da Milo O'Shea del mitico film cult di fantascienza Barbarella interpretato da Jane Fonda mentre il termine Spandau Ballett si riferisce agli spasmi dei criminali di guerra nazisti mentre "danzavano al capo della corda", quando venivano impiccati a Norimberga, 380 km a sud della prigione di Spandau.
Gli Spandau Ballett firmano il loro primo contratto discografico proprio nel 1980 e nel giro di un mese pubblicano il loro primo singolo To Cut A Long Story Short.
Era l’ottobre 1980 e il gruppo di Tony Hadley faceva già furore nei locali di Covent Garden a Londra. Contemporaneamente a Birmingham, leggermente più periferici e in fase di rodaggio, si muovono i Duran Duran che invece firmano il loro il primo contratto con la EMI due mesi dopo.
Nell’ autunno del 1980 nascono quindi, musicalmente parlando, i due gruppi musicali per eccellenza di quegli anni e grazie alla loro rivalità nascerà altresì un nuovo genere musicale ovvero la New Romantic che diverrà un business colossale.
Gli Spandau Ballet, molto più eleganti e classici dei loro rivali rappresentano un modello da seguire per la nuova generazione: essi sono lo specchio fedele della società edonistica degli anni ’80 che vuole sprigionare tutta l’energia tenuta sotto vuoto spinto nel grigio decennio precedente.
La parola d’ordine è spensieratezza per tutti a prescindere della classe sociale di appartenenza e in effetti i membri del gruppo celano dietro l’eleganza naturale origini ben meno nobili, essendosi conosciuti tutti sui banchi di scuola nel sobborgo londinese di Islington.
Il loro tipico stile New Romantic attinge dalle atmosfere degli anni ’60 aggiornate da synth e ritmi di musica elettronica, il tutto condito dalle capacità di scrittura di Gary Kemp (fondatore del gruppo) e dall’abilità vocale di Tony Hadley che rappresentavano le due punte di diamante della band.
A mitigare i loro eccessi ci pensa un gruppo gregario inizialmente molto solido e coeso di amici.
I due maggiori successi degli Spandau sono ballate lente che in tanti associano a festicciole scolastiche ed ai primi innocenti amori, ma le cose stanno un po’ diversamente: ‘True’ è certamente una canzone d’amore, ma soprattutto di amore per le sonorità della Motown e per Marvin Gaye (menzionato nel testo), che quel sound aveva contribuito a crearlo.
‘Trough the Barricades’ poi ha una genesi complessa e profonda, perché fu ispirata a Kemp dalla morte dell’amico Thomas Riley, ucciso a Belfast da un poliziotto nell’agosto del 1983. Gli scontri religiosi e la situazione irlandese lo portarono a raccontare un amore difficile fra due ragazzi di religioni opposte durante gli scontri tra cattolici e protestanti.
Dopo quasi 8 anni di successi straordinari, nel 1989 il gruppo si scioglie ed il fondatore Gary Kemp riesce a vincere una importantissima causa legale sulle royalties. Ciò nonostante tutti i membri del gruppo proseguono ugualmente la loro carriera per conto proprio, compresi i fratelli Kemp, che però parallelamente si dedicano anche alla recitazione, venendo acclamati dalla critica per la loro interpretazione dei gemelli gangster nel film drammatico ‘The Krays’.
Nel 1992 Gary, che già da adolescente era una giovane promessa in quanto aveva frequentato regolarmente il teatro per bambini di Anna Scher, un’istituzione di Islington nata nel 1968 da un doposcuola e oggi riconosciuta in tutto il mondo, ottiene addirittura un ruolo importante in ‘The Bodyguard’, con Kevin Costner e Whitney Houston.
Gli Spandau restano celebri anche per essere stati dei gran bevitori, in particolare di Jack Daniel’s e di tequila: se ne portavano dietro una scorta in tutti i loro concerti.
Alla vigilia della registrazione di ‘Do They Know It’s Christmas?’ col supergruppo Band-Aid, Steve Norman fu trasportato in ospedale in barella dopo una bevuta con gli eterni rivali Duran Duran.
Tony Hadley invece ama tanto la birra scura da averne fatto un secondo lavoro e produrre oggi la sua, rigorosamente artigianale: la Hadley Gold e la Hadley Blonde.
I tentativi di riunire il gruppo, dopo lo scioglimento del 1989 sono stati tanti ma tutti vani: quando finisce una esperienza umana e professionale, non si può che prenderne atto e regolarsi di conseguenza perché rimettere insieme i mille cocci di un vaso rotto comporta tanta inutile ed interminabile fatica che, considerati i più che prevedibili esiti infausti, non vale la pena neppure immaginare di compiere.
BRUNO IANNIELLO
Comentários